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GIANO, Seconda edizione

Si è recentemente concluso il ciclo di giornate inaugurali della seconda edizione del Festival GIANO. Quest’anno il festival affronta un tema contemporaneo che spazia anche nel campo del sociale e politico: l’𝑰𝒎𝒎𝒊𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝑵𝒐𝒊 𝒆 𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒊. Anche quest’anno la rassegna di proiezioni ed incontri è promossa ed organizzata da 𝗘𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝗲𝟯, 𝘁𝗵𝗲𝗱𝗼𝘁𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗻𝘆, 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗻𝗼𝘃𝗼 𝗻𝗲’ 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗲𝗱 𝗶𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗕𝗶𝘀𝗺𝗮𝗻𝘁𝗼𝘃𝗮.

La prima serata inaugurale ha debuttato al Teatro Bismantova con la presentazione ufficiale del Festival, introdotta dal sindaco Emanuele Ferrari e il direttore artistico del Festival GIANO Fabio Canessa. A seguire, abbiamo potuto rivisitare un film riferimento sul tema dell’immigrazione “𝐏𝐚𝐧𝐞 𝐞 𝐜𝐢𝐨𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚” (1973) di Franco Brusati, con protagonisti Nino Manfredi e Johnny Dorelli. Per concludere, il pubblico ha potuto assistire ad una conversazione tra Fabio Canessa e Luciano Tovoli, direttore della fotografia del film.

La seconda giornata inaugurale, il 15 novembre si é invece tenuta al Cinema Rosebud di Reggio Emilia, con una proiezione dedicata agli studenti delle scuole reggiane. Si è partiti con la proiezione di “Io capitano” del regista Matteo Garrone (2023), pluripremiato film che tratta il tema dell’immigrazione africana verso l’Europa. Ospiti speciali dell’incontro, intervistati dal sindaco di Castelnovo ne’ Monti Emanuele Ferrari e dal direttore artistico di Giano Festival Canessa, sono stati Mamadou Kouassi, il protagonista che ha ispirato il film, e Moustapha Fall insieme a Seydou Sarr, gli attori protagonisti del film. L’incontro è stato replicato la mattina successiva a Castelnovo ne’ Monti per gli studenti delle scuole del territorio.

La terza giornata, nel pomeriggio del 16 novembre, è stato proiettato “Green Border” (2023) della regista polacca Agnieszka Holland, ambientato nelle gelide foreste che ricoprono il confine tra la Bielorussia e la Polonia, teatro dal 2021 della crisi migratoria istigata dal governo bielorusso, dove si incrociano le vicende di una famiglia di rifugiati siriani che lotta per attraversare il confine. A seguire, una performance dal titolo “Confini: letture interpretazioni”, con l’attore e voce narrante Pierluigi Tedeschi e le improvvisazioni al pianoforte di Ciro Andrea Piccinini.

L’ultimo appuntamento delle giornate inaugurali GIANO si è tenuto domenica 17 novembre, con la presentazione del libro “Pietro Germi in nome di John Ford” di Nicola Calocero Giannoni (con prefazione dello scrittore Giancarlo De Cataldo), secondo titolo della “collana Giano” pubblicata da Edizioni thedotcompany, Presente l’autore del libro, intervistato dal sindaco di Castelnovo ne’ Monti Emanuele Ferrari. A seguire, proiezione del film di Pietro Germi “Il cammino della speranza” (1950) di cui proprio quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte.

Ma non finisce qui! Il festival continua nei prossimi mesi con altri appuntamenti al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti e al Cinema Rosebud di Reggio Emilia. Qui sotto le date degli incontri:

Giovedi 23 gennaio 2025 ore 21:00 al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, con la proiezione del film “Jona che visse nella balena” (1993) del regista Roberto Faenza, che sarà presente sul palco per dialogare con Canessa e rispondere alle domande del pubblico.

Giovedì 13 marzo 2025 ore 21:00, invece, sarà la volta di “Oppenheimer” (2023) di Christopher Nolan al Teatro Bismantova, con a seguire un dibattito insieme allo scrittore Roberto Mercadini.

Giovedì 22 maggio 2025 il festival terminerà al Cinema Rosebud di Reggio Emilia con la proiezione di I, robot e vedrà come ospiti la fisica Raffaella Burioni e il neuroscienziato Vittorio Gallese, in dialogo con il filosofo Marco Salucci.

Il festival GIANO è inoltre apparso in vari articoli sulla stampa locale. Per menzionarne alcuni: Stampa Reggiana, il Resto del Carlino, Reggio Online, Next stop Reggio.

Puoi leggere il resoconto dei primi giorni della seconda edizione del Festival Giano sul nostro web journal Thedotcultura.

Le foto degli incontri inaugurali di novembre sono state scattate da Margot Pilleri.