Pubblicato in lingua italiana dalla casa editrice TheDotCompany, “Samsung rising” del giornalista americano Geoffrey Cain racconta l’epopea del colosso globale coreano arrivato ad essere il numero uno mondiale nel mercato degli smartphone e dei memory chips. Un libro-inchiesta che accende i riflettori su un impero di famiglia svelando curiosità e aneddoti. Ad esempio, sapevate che?
TRE STELLE
Samsung, in coreano, significa “tre stelle”. Il fondatore B.C. Lee e il figlio si ispirarono al meglio dalla cultura confuciana di origine cinese – pragmatismo, preparazione, meritocrazia, ma anche burocrazia – e allo spirito imprenditoriale giapponese dello zaibatsu, basato su rigide basi familiari e sulla fedeltà incondizionata dei dipendenti.
TERZA VIA
Tra le due principali culture industriali asiatiche, quella cinese con una capacità senza limiti di mobilitare personale e risorse e quella giapponese dove le società sono ancora controllate da holding familiari, attraverso un complesso meccanismo di partecipazioni incrociate, l’autore del libro Geoffrey Cain racconta della “terza via” coreana basata sul concetto di gaeseon, corrispondente al kaizen giapponese.
LA TORRE
Una delle caratteristiche principali della realtà Samsung è la riservatezza, al limite dell’ossessione, che circonda la famiglia Lee e il gruppo di executives. “La Torre” è il luogo, impenetrabile, dove i dirigenti si riuniscono e dove si elaborano le strategie del gruppo.
IL LIBRO BLU
La storia degli ultimi 30 anni di Samsung procede attraverso le rivoluzioni lanciate dai presidenti in forme del tutto verticistiche e dogmatiche che richiedevano l’assoluta dedizione dei dipendenti. Come quando Lee II lanciò la campagna per il new management, i cui dogmi quasi religiosi furono elencati in un “libro blu”. Un manuale con al centro l’adesione integrale alle fortune dell’azienda e dei suoi prodotti. Si chiedeva a tutti di vivere nell’azienda come in un incessante cambiamento (“Cambiate tutto tranne vostra moglie e i vostri figli”), alla ricerca di opportunità.
UNA DONNA
Fra i personaggi della famiglia Lee c’è una figura femminile che ha contribuito molto all’immagine della Corea nel mondo, paese inquieto e complesso. Lee Mie-Kyung (Miky Lee) è la nipote del presidente Lee-Kun-Hee, capace di creare Cj Entertainment, casa di produzione cinematografica indipendente. Fra i tanti film di qualità, la Cj Entertainment ha prodotto Parasite, del regista Bong Joon-ho, vincitore di quattro premi Oscar nel 2020.
Nella prossima primavera il libro Samsung Rising sarà presentato a Roma, a Firenze, a Bologna e in altre città italiane. Vi aggiorneremo sulle date. Per acquistare il libro CLICCA QUI
